giovedì 30 aprile 2015

PERCHE' HO SCRITTO "MAL(e) D'AFRICA"









La storia della famiglia Piavotto, fin da quando ero ragazzo, mi ha sempre molto incuriosito, sia perchè era una storia fortemente legata all'Africa, sia per i tanti avvenimenti che erano accaduti ai componenti di quella famiglia. Una famiglia che mia mamma conosceva bene e quindi io ero affascinato dai suoi racconti... storie a volte tristi e drammatiche, storie a volte mondane...  e poi sempre quell'Africa sullo sfondo, così lontana e diversa, in tutti i suoi aspetti, dal mondo in cui io vivevo... fino a quando anch'io ho potuto vivere un'esperienza africana! Ed allora io stesso ho potuto verificare quanto l'Africa, una volta che la conosci e la vivi, veramente ti entri nelle vene e nel cuore, ti affascini, quasi ti ipnotizzi... Quando rientri dall'Africa non puoi fare a meno di soffrire di Mal d'Africa... ma non è una brutta cosa, anzi!... è un sentimento di malinconia e di nostalgia che è entrato nel tuo DNA e che ti rimarrà per sempre dentro. 
Dai racconti di mia mamma ero comunque stato colpito dal fatto che alcuni componenti di quella famiglia si fossero così tanto arricchiti, tra gli anni '40 e '60, al punto da diventare dei veri "miliardari". Il fatto triste era che contemporaneamente altri di quella stessa famiglia, negli stessi anni, avessero avuto tanti problemi economici e quindi subito tanti guai e dolori... e che i fratelli tanto ricchi non avessero mosso un sol dito per aiutarli! 

Il denaro quanto rovina le famiglie e quanto deteriora i rapporti tra fratelli!

Quando alla fine del secolo, negli anni novanta, venni a sapere che tutte quelle ricchezze erano rimaste nelle mani dell'unica superstite di quella famiglia, che non aveva avuto figli, immaginai che certamente quelle ricchezze le avrebbe ereditate la nipote "povera", che per tutta la vita aveva fatto tanti sacrifici per riuscire comunque a tirare avanti dignitosamente e far crescere e studiare i suoi figli.
Invece tutto quanto si dissolse nel "nulla" dopo una lunga Causa in Tribunale, a seguito di un falso Testamento... Qualcuno ancora era riuscito a portare via tutto ed a lasciare all'erede legittima nulla di più che "un pugno di mosche"!!
Fu a quel punto che in me nacque l'idea di scrivere un Romanzo, che raccontasse quasi un secolo di avvenimenti così incisivi, nel bene e nel male, nella storia della famiglia Piavotto.
Per alcuni anni rimase solo un'idea, poi dopo che venni a conoscenza che era morta anche la nipote che avrebbe dovuto ereditare tutto quanto... la mia idea si è concretizzata... 
L'Africa comunque doveva rimanere nello sfondo di questa storia e pure il Mal d'Africa che io stesso ho dentro di me.... ma i fatti e la triste conclusione hanno trasformato quel Mal d'Africa in Male d'Africa... 
E' per questo che ho deciso di intitolare il mio Romanzo Mal(e) d'Africa... ovvero un'unica espressione che racchiude sia il positivo che il negativo, sia il bene che il male... che l'Africa ha prodotto in quasi un secolo, all'interno della famiglia Piavotto.


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